Secondo il New York Times Trump voleva attaccare il principale sito nucleare dell’Iran. Lo stop è arrivato dai suoi fedelissimi.
WASHINGTON (STATI UNITI) – Donald Trump voleva attaccare il principale sito nucleare dell’Iran. A lanciare questa indiscrezione è stato il New York Times. Secondo il quotidiano americano, l’ormai ex presidente americano nella giornata di giovedì 12 novembre ha riunito i suoi fedelissimi per valutare la possibile di un attacco missilistico per punire Teheran.
Lo stop sarebbe arrivato dallo staff dell’ex tycoon per evitare un conflitto molto più vasto.
L’attacco all’Iran e il mancato passo indietro di Donald Trump
Nessun passo indietro da parte di Donald Trump nonostante la sconfitta alle elezioni. La riunione per valutare la possibilità di attaccare l’Iran è stata organizzata a dieci giorni dalla chiusura delle urne.
Un chiaro segnale da parte dell’ex tycoon. Il suo lavoro prosegue e non ci sarà nessuna chiamata in futuro a Joe Biden per riconoscere la sconfitta. L’attacco è stato fermato dai fedelissimi di Donald Trump. In particolare, lo stop sarebbe arrivato da Mike Pence e Mike Pompeo. I due hanno illustrato il rischio di un conflitto molto vasto. Al vaglio della squadra del presidente uscenti altri tipi di reazioni che potrebbero essere decisi nei prossimi giorni.
Trump tra politica e vita privata
Non è un periodo semplice per Donald Trump. La sconfitta alle ultime elezioni rischia di aprire una crisi di coppia con Melania. Molti tabloid inglesi hanno scritto di un divorzio immediato tra i due, con l’ormai ex first lady pronta a ricevere un risarcimento di 50 milioni di dollari più due case e un aereo privato. Nessuna notizia ufficiale, ma novità sono attese nelle novità importanti.
“Melania sta contando ogni minuto fino a quando lui non sarà più in carica, per poter divorziare“, quanto riportato dal Daily Mail nelle ultime ore.